Concetto di razza
Cosa si intende, a livello zootecnico, per razza: "Un complesso di individui della stessa specie che si distinguono per caratteristiche somatiche e funzionali proprie trasmissibili ai discendenti per ereditarietà con una stabilità non inferiore al 75% (3/4) e per un periodo di almeno 3 generazioni consecutive. Per ogni razza deve essere identificato un gruppo di allevatori che la considerano tale che aderiscono ad un’Associazione dotata di propria personalità giuridica e riconosciuta a livello nazionale" Il concetto di razza è sicuramente uno dei più controversi esistenti all'interno delle scienze naturali. Sulla base delle attuali conoscenze in materia abbiamo preso questa definizione che caratterizzerà i gruppi di animali degli allevatori che aderiscono all’attività dell’Associazione. E. Borgioli (1985): “una razza è un complesso di individui della stessa specie, che si distinguono per caratteristiche somatiche e funzionali proprie, trasmissibili ai discendenti per ereditarietà”. Viene poi preso atto di quanto previsto dalla Legge 15 gennaio 1991, n. 30 - Disciplina della riproduzione animale (in G.U. n. 24 del 29.1.1991, pag. 3) Viene poi accettata come discriminate di razza la definizione di Lush, 1994. Viene poi accettata come discriminate di razza la definizione FAO del 1999: Sono poi accettate le indicazioni emerse dal “Piano Nazionale sulla Biodiversità di Interesse Agricolo” (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Dipartimento delle Politiche di Sviluppo, Direzione Generale dello Sviluppo Rurale: 14 febbraio 2008).
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